Dal colore personalizzabile ai materiali riciclati fino all’ingombro minimo, una progettista racconta come è nata la collezione Pop-Up. Il rapporto che ciascun designer instaura con il colore e le superfici è orientato dalla personale curiosità e dagli interessi per la materia: sia come disciplina sfaccettata e poliedrica che per il significato etimologico di mater, generativo del tutto.

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Rivista: CieloTerra design magazine
autore: Eliana Lorena

Tutto il design di un trolley

DAL COLORE PERSONALIZZABILE AI MATERIALI RICICLATI FINO ALL’INGOMBRO MINIMO, UNA PROGETTISTA RACCONTA COME È NATA LA COLLEZIONE POP-UP 

Il rapporto che ciascun designer instaura con il colore e le superfici è orientato dalla personale curiosità e dagli interessi per la materia: sia come disciplina sfaccettata e poliedrica che per il significato etimologico di mater, generativo del tutto. 

La relazione che lega questo progetto con la mia personale storia del colore non si sviluppa in maniera lineare né segue una cronologia, ma è una sorta di continuum.

Con Chiara Caramelli ci eravamo conosciute in Mandarina Duck alla fine degli anni Novanta, proprio con un progetto di valigeria - Frog - innovativo per l’uso di polimeri semitrasparenti abbinati ai miei tessuti floccati, resi simili al velluto, nati per gli interni automotive a Torino e poi utilizzati in un settore diverso.

Aver lavorato insieme per il trolley Pop-Up è un po’ parlare di noi e del nostro stare nel tempo, ora che del progetto ci occupiamo interamente in un simbiotico scambio tra forma, tecnologia, simbolismo e comunicazione.
[ La gamma cromatica è un itinerario metaforico, un  viaggio in Italia per associazioni di luoghi e paesaggi: rosso Pompei, giallo Maremma, verde Toscana, azzurro Elba, bianco Dolomiti… ]

Terminato il progetto ingegneristico e la scelta di stampaggio con gomma  EVA, riciclata da scarti di lavorazione delle suole da scarpe che altrimenti andrebbero in discarica, sono stata invitata da Chiara ad approfondire le qualità estetiche di questo prodotto innovativo.

Le nostre prime riunioni attraverso uno scambio virtuale (eravamo bloccate a casa dal lockdown) fatte di parole ed emozioni da declinare in cartelle colori, hanno dato origine a un itinerario metaforico, un viaggio in Italia  per  associazioni cromatiche di luoghi e paesaggi: rosso Pompei, giallo Maremma, verde Toscana, azzurro Elba, bianco Dolomiti…

 Il brief era rappresentare in una gamma tutti gli elementi costitutivi della linea viaggio per definire una personalizzazione e dare origine al gioco delle varianti, elemento instagrammabile per le vendite. 

Le fodere scelte in PES 100% riciclato,  disponibili in diverse varianti di colore sono selezionabili durante l'acquisto. Le stesse fodere realizzate con sette bottiglie in plastica sono rimovibili, lavabili in acqua a mano e intercambiabili, e rappresentano per ogni valigia un accordo cromatico ad hoc che l’utente “si progetta”.

Poi a noi due piace la zona hardware, un'adeguata metodologia di progettazione che aiuta la gestione del processo di design e migliora la qualità, le performance e i costi del progetto stesso. Intendo questioni fondamentali come la durabilità del prodotto, la già citata sostenibilità dei materiali, l’infrangibilità del trolley.

 Ma un requisito fondamentale della valigia è la riduzione parziale dell’ingombro quando è riposta in casa, sia durante il processo di produzione, trasporto e stoccaggio; dettata dalla flessibilità del materiale che con uno shore di densità variabile della gomma permette una contrazione del volume (da qui il nome del marchio Zoom Bags).